Mille Miglia ad un passo dal traguardo diventare Spa per esportare il brand

LA SOCIETÀ CHE GESTISCE LA STORICA CORSA, CONTROLLATA DALL’ACI DI BRESCIA E DAL MINISTERO DEI TRASPORTI, NEGLI ULTIMI 4 ANNI HA DISTRIBUITO 6 MILIONI DI DIVIDENDI E HA OFFERTE PER ORGANIZZARE EVENTI SIMILI IN RUSSIA E NEGLI EMIRATI. MA PER FARLO HA BISOGNO DI UNA GOVERNANCE PIÙ SNELLA

http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza, Giorgio Lonardi

[IL CASO] Milano E’ un mito, la Mille Miglia. Una corsa che presto celebrerà il suo doppio compleanno. Nata nel 1927, esattamente 90 anni, la gara festeggerà in maggio la sua trentacinquesima edizione rievocativa a cui parteciperanno 440 vetture d’epoca di inestimabile valore prodotte fra il 1927 e il 1957. Ma la “Mille Miglia srl”, ovvero la società che oggi gestisce quella che rimane la più famosa gara di regolarità del mondo è anche un bel business. Lo conferma un fatturato di 8 milioni di euro e un ebit del 28%. E lo certificano i circa 6 milioni di euro di dividendi distribuiti nel corso degli ultimi quattro anni al suo azionista e cioè all’Aci di Brescia che, seppure in via indiretta, fa capo al ministero dei Trasporti. Da un paio di mesi la società Mille Miglia ha un nuovo consiglio di amministrazione presieduto da Aldo Bonomi, ex vicepresidente di Confindustria, titolare delle Rubinetterie Bresciane, mentre Ugo Gussalli Beretta, a capo della Fabbrica d’armi Beretta è il vicepresidente e Alberto Piantoni, l’amministratore delegato. Ed è proprio Piantoni, un passato alla guida della Bialetti ad aver maturato la convinzione che Mille Miglia srl potrebbe fare di più in termini di ricavi e di utili diventando una delle bandiere del made in Italy sui mercati internazionali. «Intendiamoci – spiega – la gestione precedente ha ottenuto ottimi risultati come dimostrano gli ultimi bilanci. Ma adesso dobbiamo prendere coscienza che il brand
Mille Miglia può crescere e affermarsi a livello globale». Il ragionamento di Piantoni è semplice. Oggi il modello di business della società si basa sulla corsa di regolarità che si snoda annualmente per 1.700 chilometri (mille miglia) da Brescia a Roma e viceversa attraverso un itinerario che cambia di anno in anno. I proventi, infatti, sono legati sostanzialmente alle iscrizioni dei partecipanti e agli sponsor. «Non dobbiamo dimenticare – afferma Piantoni – che Mille Miglia rimane la manifestazione più prestigiosa del settore a livello internazionale. Chi vuole ammirare le più belle auto d’epoca del mondo intero, riunite assieme in una cornice straordinaria, deve partecipare oppure assistere alla Mille Miglia. Tuttavia non dobbiamo sottovalutare che in paesi come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna si stanno muovendo altre manifestazioni». E allora? Secondo l’ad di Mille Miglia srl la risposta è l’internazionalizzazione. «Abbiamo ricevuto richieste dai Paesi del Golfo e dalla Russia per portare la nostra manifestazione in quei Paesi. Si tratta di proposte che vanno soppesate e valutate con attenzione. Anche perchè sbarcando all’estero potremmo aprire la strada ad altre imprese italiane creando lavoro e sviluppo. Così come dobbiamo lavorare sul marchio a livello di merchandising riposizionandolo nella fascia del lusso, perché il nostro brand è forte ma va consolidato ». In questa cornice Piantoni è convinto che la società ha le carte in regola per svilupparsi all’estero ma ad alcune condizioni. «La prima è quella di trovare il modo di svincolarci, almeno in parte – precisa l’ammionistratore delegatio – dai lacci imposti ad una società pubblica». Il motivo è semplice: le regole e i tempi del pubblico sono d’intralcio per chi deve competere sul mercato, prendere decisioni in tempi brevi, cogliere opportunità che altrimenti andrebbero perse. «In questo quadro – precisa Pianton – il passaggio da srl a spa potrebbe essere un primo passo». Poi conclude: «Inoltre avere la possibilità di attingere alle nostre risorse per finanziare lo sviluppo potrebbe risultare vantaggioso anche per l’azionista unico che in futuro potrebbe contare su dividendi maggiori di quelli attuali». 1 2 Aldo Bonomi (1) ex vice presidente di Confindustria, presidente di Mille Miglia Srl L’ad Alberto Piantoni (2) ex ad della Bialetti Nelle foto, due momenti di edizioni passate della Mille Miglia