Alfa, Lancia e Fiat per i 90 anni della Mille Miglia a Techno Classica

Alfa Romeo RL SS alla Mille Miglia 1927


Il Gruppo FCA sarà presente ad Essen con una rassegna di automobili che hanno fatto la storia della Mille Miglia in questi novant’anni
Era il 26 marzo 1927, stava per partire la prima edizione della Corsa più bella del mondo, la Mille Miglia. Il Gruppo FCA ha deciso di ricordare questa ricorrenza con una partecipazione speciale all’edizione 2017 di Techno Classica ad Essen. In mostra, infatti, ci saranno alcune vetture che hanno partecipato e vinto.

Tutti e quattro i marchi italiani rappresentati dal Dipartimento si sono distinti nella leggendaria competizione, ma il ruolo più importante lo ha giocato senza dubbio Alfa Romeo, che anche per quest’anno sosterrà la rievocazione della “Freccia Rossa” in qualità di automotive sponsor. Il marchio del Biscione ha infatti scritto alcune delle pagine più significative della sua storia sportiva con le leggendarie vittorie alla Coppa delle Mille Miglia, di cui detiene il record imbattuto di 11 successi, 7 consecutivi dal 1932 al 1938.

L’esposizione Alfa Romeo si compone quindi della RL SS Mille Miglia – prima vettura del marchio a partecipare alla Mille Miglia, nel 1927 – affiancata dalla leggendaria 8C 2300 Spider Corto Mille Miglia, che conquistò il primo gradino del podio nelle edizioni del 1932 e nel 1933, quest’ultima con al volante il “mantovano volante” Tazio Nuvolari.

A rappresentare gli allori sportivi di casa Lancia la Aurelia B20 GT 2000 – che nel 1951 conquistò il secondo posto assoluto e la vittoria di classe – insieme alla straordinaria D24 Sport, vittoriosa nell’edizione del 1954 e concessa in prestito per l’occasione dal Museo Nazionale dell’Automobile di Torino.

Completano l’esposizione la Fiat 1100 S – che conquistò quattro delle prime dieci posizioni nell’edizione del 1947 per poi classificarsi terza assoluta l’anno successivo – e la Fiat Abarth 750 Coupé Zagato, che fece il suo esordio sportivo durante il G.P. di Monza nel marzo del 1956 e si distinse nella Mille Miglia dell’anno successivo conquistando la vittoria di classe.

Redazione http://www.automobilismodepoca.it

Chopard Mille Miglia, creato il più esclusivo

29 marzo 2017 – Per il novantesimo anniversario dell’evento, la Maison svizzera propone un modello in oro rosa in tiratura limitata a 90 esemplari


La novantesima edizione della Mille Miglia, la più celebre tra le rievocazioni storiche dell’automobilismo, partirà il 18 maggio per la prima tappa Brescia-Padova, proseguendo il giorno successivo da Padova a Roma, il 20 maggio si andrà da Roma a Parma con infine il 21 il ritorno a Brescia. Saranno 695 le auto schierate alla griglia di partenza con equipaggi provenienti da 41 Paesi del mondo. I veicoli, per essere ammessi, devono essere necessariamente stati prodotti tra il 1927 e il 1957.
A partire dal 1988, Chopard ha voluto accompagnare ciascuna edizione dedicandone anno dopo anno un nuovo orologio a tiratura limitata. La collezione Mille Miglia comprende i modelli Mille Miglia Classic, che adottano gli stilemi estetici delle vetture d’epoca partecipanti alla competizione tra il 1927 e il 1940, e le versioni Mille Miglia GTS, che riprendono le caratteristiche delle auto del periodo compreso tra il 1941 e il 1957.

Per celebrare il novantesimo anniversario della prima gara, Chopard ha voluto creare un cronografo che potesse fare la storia, il Mille Miglia Classic XL 90th Anniversary, in edizione limitata a soli 90 esemplari. Presentato a Baselworld 2017, ha la cassa da 46mm in oro rosa massiccio; quadrante bianco a tre contatori, con la consueta scala tachimetrica inserita all’interno del quadrante.

Il retro si distingue per l’incisione che riporta la dicitura “90 Anniversary Limited Edition”, il consueto logo Mille Miglia e lo splendido movimento a vista. Ed è proprio il movimento ad essere il fulcro di questo segnatempo. A muovere le lancette è il prezioso L.U.C Calibre 03.07-L a carica manuale, preso in prestito dalla Collezione d’alta orologeria L.U.C. Il movimento, dunque, è un cronografo flyback composto da 300 parti e 45 rubini e caratterizzato da una frequenza di 28,800 alternanze l’ora e da una riserva di carica di 60 ore.

Il prezzo? Ammesso che riusciate ad accaparrarvi uno dei 90 esemplari prodotti, il costo del Mille Miglia Classic XL 90th Anniversary è alto, in linea con l’esclusività della “gara più bella del mondo”, € 38.420.

Se doveste trovare il prezzo un po’ troppo inaccessibile, potreste “ripiegare” sui nuovi Mille Miglia Classic Chronograph. Anch’essi presentati a Baselworld 2017, sono una rivisitazione del classico cronografo della casa Svizzera e vengono proposti in versione sia maschile che femminile, pensati per le coppie che condividono i 1.600 chilometri della Brescia-Roma-Brescia.

Il Mille Miglia Classic Chronograph da donna, che si ispira largamente alla segnatempo maschile, offre un look più adatto al pubblico femminile, impiegando materiali come la madreperla per il quadrante, cinturino bianco in caucciù, diamanti sulla lunetta e una cassa sottile di diametro più contenuto da 39mm. È anche disponibile una versione con la lunetta liscia in acciaio. Il prezzo di listino per la versione con diamanti è di 11.730 euro, mentre è di 4.630 euro per la versione più semplice.

La versione maschile del Mille Miglia Classic Chronograph 2017 è proposta con una cassa da 42 mm di diametro, e l’invariata scala tachimetrica per calcolare la velocità media. Se in linea generale i modelli 2017 hanno mantenuto il design invariato, con i numeri ispirati ai cruscotti delle auto da competizione degli anni ’20, il cinturino in caucciù che ricorda i battistrada Dunlop degli anni ’60, sono i dettagli a cambiare.

Il quadrante vede il logo “Mille Miglia” spostarsi dal contatore desto a sotto il marchio, la corona di carica ha acquisito una dentellatura con sezione maggiore e, passando al retro, protetto dal vetro che lascia vedere il movimento, viene riproposto il logo originale Mille Miglia, inciso all’interno della freccia rossa. Il quadrante, per la sola versione maschile, è disponibile in nero o argento. Il prezzo di listino è di 4.830 euro.

Ultima novità di Chopard, ma non per importanza, è il modello Mille Miglia 2017 Race Edition, modello a tiratura limitata a 1000 esemplari. Ciò che salta subito all’occhio è la cassa da 44 mm di diametro, con pulsanti a pompa che si ispirano ai motori, l’ampia corona scanalata che ricorda il tappo della benzina e la lunetta con inserto in alluminio che riporta la scala tachimetrica. Il quadrante argenté è realizzato con la tecnica del bouchonnage, con un forte richiamo alle vetture da competizione d’epoca. Il fondello, a differenza degli altri modelli, non ha il movimento a vista ma riporta, inciso nell’acciaio, il logo della kermesse automobilistica su uno sfondo a scacchi.

Redazione http://www.automoto.it

Gentlemen, Start Your Engines: Chopard Rolls Out its Mille Miglia 2017 Race Edition

As it has since 1988, when it partnered with the world-famous Mille Miglia classic car rally as official timekeeper, Chopard is launching a special limited-edition Mille Miglia watch with distinctive automobile-inspired details. Here’s the scoop on the Chopard Mille Miglia 2017 Race Edition, launched during Baselworld.

The Chopard Mille Miglia 2017 Race Edition


This year’s watch — limited to 1,000 pieces, is notable for its engine-turned dial finish, chronograph counters inspired by vintage car dashboards, chrono pushers influenced by car engines, and large, fluted crown resembling a fuel cap. Like all Mille Miglia special editions since 2015, when the collection was reinvented by Chopard as Mille Miglia GTS (Gran Turismo Sport), it contains a COSC-certified chronometer movement and bears vintage style elements drawn from a specific automotive era, namely that of the cars that competed in the famous rally — which Enzo Ferrari once called “the world’s most beautiful race” — between 1940 and 1957.

The tachymeter scale bezel insert is in aluminum; the crown resembles a fuel cap.


The steel case is 44 mm in diameter, 13.79 mm thick, and water-resistant to 100 meters. In addition to the aforementioned automotive details on the pushers, crown, and dial, the watch features a tachymeter bezel with an aluminum insert — the tachymeter scale being a useful indication for rally car drivers in measuring their average speed at a glance, and a detail also popular even with non-racecar-driving chronograph fans. This silver-toned dial — its traditional engine-turned motif composed of tiny overlapping circles and evoking the look of a classic car dashboard — hosts broad, baton-type hour and minute hands and applied hour-markers treated with Super-LumiNova. The font on the galvanic-treated, snailed counters brings to mind those on dashboard instruments of the golden age of racing. Bright red accents — the Mille Milgia logo, the central sweep-seconds hand, and the chronograph hand — contrast appealingly with the dial.

Chopard Mille Miglia 2017 Race Edition – back
The caseback features an engraved checkered flag.


Every rally car — and every watch — needs a good engine, and the one inside the Mille Miglia 2017 Race Edition is a chronometer-certified, self-winding mechanical movement with a 28,800-vph balance frequency, 25 jewels, and a 48-hour power reserve. This high-performance mechanism is secured behind a solid steel caseback, fastened by eight screws and engraved with a rendering of the famous checkered flag that is waved when a car crosses the finishing line, along with the arrow-shaped Mille Miglia logo and the inscription “Mille Miglia 1927-2017” and the watch’s limited edition number.

The case’s short, streamlined lugs integrate snugly with the black rubber strap, which, in a final stylistic nod to classic car racing, is enhanced with a 1960s Dunlop racing tire-tread motif. The watch, which will be priced at $6,840, is secured to the wrist by a steel folding clasp.


http://www.watchtime.com

26 marzo 1927: così 90 anni fa iniziava il mito della Mille Miglia

Aymo Maggi, Franco Mazzotti, Renzo Castagneto, Giovanni Canestrini


La più famosa corsa su strada del mondo prendeva il via esattamente 90 anni fa in un clima di grande ottimismo per il rilancio dello sport automobilistico in Italia e nella città di Brescia. Quel 26 marzo fu l’epilogo di una gestazione piuttosto rapida, animata dai quattro noti organizzatori: Maggi, Mazzotti, Castagneto e Canestrini. Ecco come nacque la gara che tutti ci invidiano.

La mattina del 26 marzo 1927 – precisamente alle 8.00 del mattino – una Isotta Fraschini 8.0 litri pilotata dal Conte Aymo Maggi e da Bindo Maserati, uno dei fratelli dell’omonima azienda, è la prima automobile a prendere il via da Viale Venezia a Brescia nella prima edizione di una nuova competizione automobilistica. L’obbiettivo è puntare verso Roma passando per Firenze e, invertita la marcia, risalire verso il traguardo della Leonessa d’Italia passando per Bologna.

Il conte Maggi, gentleman driver di aristocratiche ascendenze, ha un interesse più che diretto nella corsa essendone uno degli organizzatori con altri tre personaggi della scena automobilistica del tempo: Franco Mazzotti, Giovanni Canestrini e Renzo Castagneto. Come avevano fatto i quattro intraprendenti personaggi a creare una corsa che, da subito, si sarebbe trasformata in un appuntamento irrinunciabile per chiunque aspirasse alla gloria motoristica? Si deve partire da più lontano.

FINE ANNI 10, INIZIO ANNI 20: SITUAZIONE DIFFICILE PER TUTTI
Il 19 gennaio 1919 la Conferenza di Parigi aveva aperto la spartizione dell’Europa tra vincitori e vinti della Grande Guerra. Il tributo pagato dall’Italia era stato enorme, con oltre 600.000 vittime. Ma il Bel Paese, benché vittorioso, non usciva soddisfatto dal conflitto, tant’è che Gabriele D’Annunzio, il più autorevole interprete del sentimento nazionale, parlando di “vittoria mutilata” andò a riprendersi la città di Fiume, assegnata alla Jugoslavia.
Viene sconfitto (la città sarebbe comunque diventata italiana quattro anni dopo) ma il suo gesto ottiene il non indifferente risultato di instillare negli italiani un forte sentimento di ardimento. Gli fa eco una nuova spinta futurista che, decidendo di sposare le istanze del nuovo movimento fascista, apre all’azione e al tentativo di rinnovamento in tutti i campi (da quello politico a quello economico, da quello culturale a quell’industriale). D’altra parte il le fortissime agitazioni che scuotono il Paese a cavallo delle due decadi – segnate da una serie innumerevoli di scioperi – agita gli animi delle classi più disagiate alla disperata ricerca di un tenore di vita decoroso.

I BRESCIANI E IL LORO ENTUSIASMO
I giovani bresciani Aymo Maggi, Franco Mazzotti e Renzo Castagneto vivono quest’epoca tumultuosa nella fredda atmosfera dell’universo automobilistico, con infrastrutture stradali scadenti, competizioni in crisi (l’unico vero evento era la 24 Ore di Le Mans, nata nel 1923) e Brescia in uno stato di decadenza. La città e il suo territorio erano stati la culla, fino all’inizio degli Anni 20, di molte manifestazioni automobilistiche ma la costruzione della pista di Monza aveva spostato lo scenario sportivo sull’industriosa Milano.

2 DICEMBRE 1926: SI DECIDE LA MILLE MIGLIA
Il 2 dicembre del 1926 i tre personaggi si incontrano a Milano in casa del giornalista Giovanni Canestrini, uno dei padri del giornalismo automobilistico italiano. Canestrini scriveva: “Discutevamo alla ricerca della soluzione della crisi dell’automobilismo; c’era poco da stare allegri. Bisognava fare qualcosa per lo sport, e soprattutto per lo sport italiano”. “C’era la necessità di creare qualcosa di nuovo e sensazionale – sosteneva Aymo Maggi – “per scuotere il mondo dell’ automobilismo dal torpore e ricordare le nostre tradizioni sportive”.

Ma, soprattutto, i tre bresciani puntano a ridare alla loro città l’importanza automobilistica che Milano ha offuscato. È necessario organizzare “una gara di gran fondo, dunque su strade aperte al traffico, non per vetture speciali da corsa, ma per le vetture della costruzione corrente, una gara infine che oltre al suo contenuto ideale avesse uno scopo pratico ed un significato immediato, sia dal punto di vista tecnico che da quello sportivo”. Canestrini descrive minuziosamente lo spirito di ognuno e ne evidenzia la sfumatura del carattere che ben si addice a quell’entusiasmo.

Franco Mazzotti, da poco ritornato dagli Stati Uniti, era ancora sotto l’impressione dell’enorme diffusione e del predominio dell’automobilismo nella vita d’Oltreoceano e, nel suo giovanile entusiasmo, sembrava assillato da un’idea: fare altrettanto in Italia, fare qualcosa che avvicinasse il popolo all’automobile, trovare la manifestazione che richiamasse quelle enormi falangi di pubblico che aveva visto sui ‘track’ americani”. Aymo Maggi era «dominato dalla passione per il suo sport preferito, non sognava che la gara ‘monstre’, che fosse diversa dalle solite». Castagneto “coltivava un progetto lungamente accarezzato, ritornare alla luminosa tradizione bresciana”.

Canestrini parla di quell’incontro fatidico del due dicembre, epilogo di numerose discussioni avute nei giorni precedenti: “Mi par di ieri la riunione tenuta nel mio studio, nella quale con Mazzotti, Maggi, Castagneto concretammo e battezzammo questa manifestazione che doveva – fin dalla prima edizione – assurgere ai fastigi della celebrità e conquistare l’animo delle folle.
Fu una riunione brevissima. Puntavamo tutti allo stesso scopo, con pari entusiasmo e la stessa fede. Io sapevo di interpretare sicuramente gli intendimenti della Gazzetta dello Sport e i sentimenti di Emilio Colombo e di Cesare Fanti […].
Ma quale gara poteva in quel momento scuotere l’ambiente, interessare case e costruttori? Si pensò ad una ripresa del Circuito di Brescia, idea presto scartata perché c’erano da rifare impianti e strade e poi, fatto questo, non si creava nulla di nuovo e difficilmente le case avrebbero aderito ad una forma di gara già decaduta. Inoltre tutti avevamo fretta di concretare subito.
“Se facessimo un giro d’Italia?” Troppo lungo, troppo difficile. “Una Brescia-Roma-Brescia?” S’era sulla strada giusta. Roma e Brescia: due nomi simbolici. L’automobilismo italiano con questa manifestazione che voleva essere l’inizio di una riscossa, di una vitalità nuova, avrebbe idealmente collegato la terra di Augusto Turati – al quale si doveva la rinascita sportiva italiana – alla capitale donde il Duce irradiava la sua volontà realizzatrice”.

IL NOME PERFETTO
È ancora Canesterini a descrivere quei momenti storici: “Fu ancora Franco Mazzotti a chiedere: “Quanto è lungo il percorso?” “1600 km”. “Cioè 1000 miglia – osservò Mazzotti fresco dal suo viaggio americano (la famosa spedizione dell’Aeronautica Italiana con Italo Balbo, N.d.A.) – E allora perché non Coppa delle Mille Miglia?” Il nome piacque a tutti.
Qualcuno obbiettò che quel riferimento al sistema di misurazione inglese poteva suonare male agli orecchi di qualche zelante gerarca. “Niente affatto”, ribattei, “i romani misuravano le loro distanze in miglia, siamo perciò nella tradizione romana”. E fummo tutti d’accordo. La Mille Miglia era ufficialmente nata! Il 4 dicembre ne davo per primo l’annuncio sulla Gazzetta dello Sport”.
Nel frattempo Franco Mazzotti fu nominato Commissario della manifestazione e Renzo Castagneto Direttore di Corsa e Segretario della gara. A Giovanni Canestrini il ruolo di tecnico, a Aymo Maggi “l’ingrato” compito di essere il primo a partire!”.

La notizia non viene accolta con grande entusiasmo. Tutt’altro: tra detrattori, contrari e catastrofisti il pubblico che non nutre speranze sulla riuscita dell’iniziativa sono molti. Ciononostante lo scoraggiamento non intacca minimamente gli organizzatori. I quali, anzi, possono contare sull’aiuto di personaggi importanti e decisivi, sia dal punto di vista della comunicazione, sia – ancora più importante – della politica attraverso l’appoggio morale di Augusto Turati, segretario del Partito Nazionale Fascista.

Nella seconda metà di gennaio, presso la sede del neonato Automobil Club di Brescia iniziano ad arrivare le prime iscrizioni. Frattanto Mazzotti e Alfredo Giarratana, all’epoca Direttore del Popolo di Brescia, eseguono una approfondita perlustrazione del tracciato a bordo di una Isotta Fraschini (otto giorni in tutto!) per rodare la macchina organizzativa, predisporre i controlli, allestire le segnalazioni del percorso e preparare gli uomini al controllo delle auto di passaggio.

Il 15 febbraio la CSAI approva il regolamento di gara ma si crea uno scontro sul problema della media oraria. Inizialmente la CSAI vieta di iscrivere auto con cilindrata inferiore a 750 cc ma il giorno 22 marzo, quattro giorni prima della partenza, la disposizione cade.

E, finalmente, arriva il 26 marzo 1927. Alle 8.00 precise parte la prima di 77 automobili iscritte. Per la cronaca, vincono Minoja e Morandi a bordo di una OM 665 S ‘Superba’ in 21 ore, 4 minuti e 48 secondi, alla media di 77,2 km/h. È l’inizio di un’altra grande storia.

http://ruoteclassiche.quattroruote.it/ Alvise-Marco Seno

Mille Miglia, un viaggio lungo novant’anni

Novant’anni fa la partenza da Brescia della prima Mille Miglia sotto lo striscione dell’Aci di Brescia

Celebrare i novant’ anni della Milla Miglia, festeggiare al tempo stesso i novant’anni dell’Automobil Club di Brescia: due appuntamenti cardine per la nostra città, due realtà che, insieme, determinano lo sviluppo del marchio bresciano per eccellenza, quella Freccia Rossa che negli anni si è trasformato da corsa straordinaria in un brand con un appeal di rilevanza sempre più internazionale.

Bresciaoggi, insieme ad Aci Brescia, 1000 Miglia srl e Museo della Mille Miglia, ha voluto celebrare adeguatamente un anniversario così significativo per la nostra città e per gli amanti dei motori: nove inserti che, a partire da domenica, con cadenza mensile, racconteranno la storia della corsa più bella del mondo attraverso i vincitori, le macchine, gli aneddoti e, perché no, anche le curiosità che hanno riempito le pagine dell’epoca. Un’occasione per rivivere una vera e propria epopea che ha accompagnato l’intero paese. Ma siccome la Mille Miglia, nel corso dei suoi novant’anni, è stata al tempo stesso testimone anche del cambiamento della città, in ogni inserto saranno riproposte alcune foto della Brescia dell’epoca cercando di fare luce sulla mobilità del tempo. Un «passaggio» possibile grazie alla collaborazione di Aci Brescia che attraverso gli archivi del Pra ha già regalato alcune chicche per il primo numero in uscita domenica: sarà possibile quindi scoprire la prima auto immatricolata in provincia di Brescia oppure il nome della prima macchina agricola iscritta al registro pubblico. Registrazioni un tempo degne di poca nota ma che oggi, a distanza di molti anni, assumono i contorni dei fatti storici.

PER I LETTORI di Bresciaoggi sarà una grande opportunità: ogni inserto potrà essere staccato e conservato così da avere, mese dopo mese, la storia della corsa più bella del mondo abbinata alla crescita di una città che come la Mille Miglia si è nel tempo affermata anche a livello internazionale distinguendosi in diversi ambiti.

Non sarà difficile così scorgere le imprese di Tazio Nuvolari, oppure riscoprire la leggenda di Giannino Marzotto, oppure ancora riassaporare le imprese di OM e Ferrari, case automobilistiche italiane così diverse ma indissolubilmente legate alla Mille Miglia.

Un viaggio lungo nove mesi che porterà il lettore al terzo millennio, quello della Mille Miglia odierna che i bresciani continuano ad amare da un punto di vista privilegiato: ogni ultima domenica del mese, Bresciaoggi regalerà un pezzo di storia, di Brescia e della corsa più bella del mondo.

Redazione web Bresciaoggi, Daniele Bonetti

Dopo 9 anni torna la Mille Miglia


MANTOVA. La Mille Miglia, giunta alla novantesima edizione, passerà per Mantova domenica 21 maggio. A partire dalle 11 è in programma il controllo orario in piazza Sordello. La più celebre corsa per automobili d’epoca proseguirà poi il suo percorso verso il traguardo di Brescia. L’evento è stato presentato in municipio. Presenti il sindaco Mattia Palazzi, l’assessore a Iacopo Rebecchi, il vice presidente del Comitato operativo Giuseppe Cherubini e il presidente del Comitato operativo Ferrari Tribute Giampaolo Bellussi.[/caption]

La Mille Miglia torna a Mantova: l’arrivo dell’edizione 2016
La Mille Miglia quest’anno farà il suo ritorno in centro a Mantova (una tappa è prevista anche a Canneto sull’Oglio) ecco dal canale YouTube ufficiale della manifestazione l’ultima tappa del 2016.

«Sarà mantenuta la formula ripartita su quattro tappe – ha detto Cherubini – parteciperanno 450 concorrenti provenienti da 41 nazioni, 35 dei quali arriveranno dal Giappone». «Torna a Mantova dopo nove anni la più bella corsa del mondo – ha aggiunto Palazzi -. E’ un evento di grande richiamo».

A spiegare il percorso cittadino è stato il comandante della polizia locale Paolo Perantoni. Le auto arriveranno da Parma, quindi passeranno sul cavalcavia, imboccheranno corso Vittorio Emanuele, corso della Libertà, piazza Martiri di Belfiore, via Roma, via Broletto e giungeranno in piazza Sordello. In corso Vittorio Emanuele è prevista una inversione del senso di marcia per i lavori di riqualificazione che per l’occasione sarà in entrata. Il 20 maggio, in centro, ci saranno una serie di eventi di animazione aspettando il passaggio delle vetture.

Redazione gazzettadimantova.it

Mille Miglia ad un passo dal traguardo diventare Spa per esportare il brand

LA SOCIETÀ CHE GESTISCE LA STORICA CORSA, CONTROLLATA DALL’ACI DI BRESCIA E DAL MINISTERO DEI TRASPORTI, NEGLI ULTIMI 4 ANNI HA DISTRIBUITO 6 MILIONI DI DIVIDENDI E HA OFFERTE PER ORGANIZZARE EVENTI SIMILI IN RUSSIA E NEGLI EMIRATI. MA PER FARLO HA BISOGNO DI UNA GOVERNANCE PIÙ SNELLA

http://www.repubblica.it/economia/affari-e-finanza, Giorgio Lonardi

[IL CASO] Milano E’ un mito, la Mille Miglia. Una corsa che presto celebrerà il suo doppio compleanno. Nata nel 1927, esattamente 90 anni, la gara festeggerà in maggio la sua trentacinquesima edizione rievocativa a cui parteciperanno 440 vetture d’epoca di inestimabile valore prodotte fra il 1927 e il 1957. Ma la “Mille Miglia srl”, ovvero la società che oggi gestisce quella che rimane la più famosa gara di regolarità del mondo è anche un bel business. Lo conferma un fatturato di 8 milioni di euro e un ebit del 28%. E lo certificano i circa 6 milioni di euro di dividendi distribuiti nel corso degli ultimi quattro anni al suo azionista e cioè all’Aci di Brescia che, seppure in via indiretta, fa capo al ministero dei Trasporti. Da un paio di mesi la società Mille Miglia ha un nuovo consiglio di amministrazione presieduto da Aldo Bonomi, ex vicepresidente di Confindustria, titolare delle Rubinetterie Bresciane, mentre Ugo Gussalli Beretta, a capo della Fabbrica d’armi Beretta è il vicepresidente e Alberto Piantoni, l’amministratore delegato. Ed è proprio Piantoni, un passato alla guida della Bialetti ad aver maturato la convinzione che Mille Miglia srl potrebbe fare di più in termini di ricavi e di utili diventando una delle bandiere del made in Italy sui mercati internazionali. «Intendiamoci – spiega – la gestione precedente ha ottenuto ottimi risultati come dimostrano gli ultimi bilanci. Ma adesso dobbiamo prendere coscienza che il brand
Mille Miglia può crescere e affermarsi a livello globale». Il ragionamento di Piantoni è semplice. Oggi il modello di business della società si basa sulla corsa di regolarità che si snoda annualmente per 1.700 chilometri (mille miglia) da Brescia a Roma e viceversa attraverso un itinerario che cambia di anno in anno. I proventi, infatti, sono legati sostanzialmente alle iscrizioni dei partecipanti e agli sponsor. «Non dobbiamo dimenticare – afferma Piantoni – che Mille Miglia rimane la manifestazione più prestigiosa del settore a livello internazionale. Chi vuole ammirare le più belle auto d’epoca del mondo intero, riunite assieme in una cornice straordinaria, deve partecipare oppure assistere alla Mille Miglia. Tuttavia non dobbiamo sottovalutare che in paesi come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna si stanno muovendo altre manifestazioni». E allora? Secondo l’ad di Mille Miglia srl la risposta è l’internazionalizzazione. «Abbiamo ricevuto richieste dai Paesi del Golfo e dalla Russia per portare la nostra manifestazione in quei Paesi. Si tratta di proposte che vanno soppesate e valutate con attenzione. Anche perchè sbarcando all’estero potremmo aprire la strada ad altre imprese italiane creando lavoro e sviluppo. Così come dobbiamo lavorare sul marchio a livello di merchandising riposizionandolo nella fascia del lusso, perché il nostro brand è forte ma va consolidato ». In questa cornice Piantoni è convinto che la società ha le carte in regola per svilupparsi all’estero ma ad alcune condizioni. «La prima è quella di trovare il modo di svincolarci, almeno in parte – precisa l’ammionistratore delegatio – dai lacci imposti ad una società pubblica». Il motivo è semplice: le regole e i tempi del pubblico sono d’intralcio per chi deve competere sul mercato, prendere decisioni in tempi brevi, cogliere opportunità che altrimenti andrebbero perse. «In questo quadro – precisa Pianton – il passaggio da srl a spa potrebbe essere un primo passo». Poi conclude: «Inoltre avere la possibilità di attingere alle nostre risorse per finanziare lo sviluppo potrebbe risultare vantaggioso anche per l’azionista unico che in futuro potrebbe contare su dividendi maggiori di quelli attuali». 1 2 Aldo Bonomi (1) ex vice presidente di Confindustria, presidente di Mille Miglia Srl L’ad Alberto Piantoni (2) ex ad della Bialetti Nelle foto, due momenti di edizioni passate della Mille Miglia

L’ Ambasciata italiana a Berlino ha presentato la tappa di Parma della Mille Miglia 2017 14 March 2017

Foto di Paolo Guizzardi/Ambasciata d’Italia Berlino


Giovedì 9 marzo, alle ore 18.30 e in occasione della Fiera Internazionale del Turismo di Berlino, ha avuto luogo presso l’Ambasciata d’Italia a Berlino la conferenza stampa di presentazione della tappa di Parma della Mille Miglia 2017.
L’evento, che ha ricordato al tempo stesso i 90 anni della Mille Miglia e i 2.200 anni del Comune di Parma, ha avuto luogo nell’elegante edificio in stile neorinascimentale in cui ha sede l’Ambasciata ed è stato seguito da una presentazione di prodotti tipici che hanno ricordato agli astanti perché la città sia considerata il cuore della Food Valley.
Presenti il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, l’assessore al turismo, Cristiano Casa, l’amministratore delegato di 1000 Miglia Srl, Alberto Piantoni, e Giuseppe Cherubini, vicepresidente del Comitato Operativo Mille Miglia 2017, che hanno interagito con una platea qualificata costituita da operatori turistici e culturali, rappresentanti istituzionali, giornalisti ed esponenti del mondo dell’economia tedesca.
A fare gli onori di casa l’ambasciatore Pietro Benassi, che ha dato il benvenuto agli ospiti sottolineando l’importanza dell’iniziativa e di Parma, che nel 2015 è stata ufficialmente riconosciuta “città creativa per la Gastronomia UNESCO”.

L’ambasciatore ha quindi ricordato che la Germania, oltre a essere il principale partner commerciale del nostro Paese, è anche un importante bacino di turisti tedeschi sempre molto attratti dalle bellezze del paesaggio, dalla gastronomia e dalla cultura del nostro Paese e in questo senso Parma, con le sue tradizioni e la sua storia, può senz’altro configurarsi come meta turistica ideale.

Foto di Paolo Guizzardi/Ambasciata d’Italia Berlino


L’importanza della “Mille Miglia per la città di Parma è un dato di fatto, come è stato più volte sottolineato nel corso dell’incontro. Questo perché la storica corsa di lunga distanza, che quest’anno compie novant’anni esatti e avrà luogo dal 18 al 21 maggio, è uno degli esempi più rappresentativi delle potenzialità del Made in Italy e ben si sposa con Le celebrazioni per i 2200 anni della città di Parma, invece, avranno come fulcro l’inaugurazione del nuovo percorso archeologico, che avrà luogo a ottobre e che condurrà alla riscoperta dell’antico Ponte Romano e a una complessiva rigenerazione urbana.
Si terranno inoltre, mostre, percorsi tematici, laboratori e progetti di vario tipo, tutti estremamente interessanti e legati alla riscoperta delle radici storico-archeologiche della città.
Non si lega inoltre solo a Parma, l’iniziativa “2200 anni lungo la Via Emilia”. Le tre cittá fondate dal console Marco Emilio Lepido (Parma, appunto, Modena e Reggio Emilia), presenteranno tutte, infatti, un affascinante calendario volto alla celebrazione di un patrimonio comune che nasce dal passato e si proietta nel futuro.quanto Parma è in grado di offrire in termini di bellezza del paesaggio e significativa tradizione storica, culturale e gastronomica.
La città si appresta dunque a ospitare con il consueto calore la tappa del 20 maggio, che vedrà sfilare all’interno di una festosa cornice le auto d’epoca (dal 1977 la partecipazione alla Mille Miglia è limitata alle vetture prodotte non oltre il 1957). Le auto ripartiranno domenica 21, alle ore 7.00, risalendo la Pianura Padana, attraversando Cremona e Mantova e raggiungendo, dopo una pausa pranzo a Rovato, il traguardo di Brescia.

Il tracciato della “Mille Miglia” 2017 prevede un vero e proprio viaggio nell’arte e nella storia di alcune tra le più suggestive piazze d’arte italiane. Verranno attraversati più di 200 comuni, 7 regioni e la Repubblica di San Marino. Questa trentacinquesima edizione della Mille Miglia presenta inoltre, come particolarità, alcune “prove spettacolo” che avranno luogo nelle piazze di Verona, Castelfranco Veneto, Ferrara, Pistoia, Busseto e Canneto sull’Oglio.

Foto di Paolo Guizzardi/Ambasciata d’Italia Berlino

http://www.ilmitte.com

Prove spettacolo e l’aeroporto dei Tornado per la 1000 Miglia del 90°

Le due principali novità del 2017 presentate al Salone di Ginevra. Selezionate le 440 auto al via della corsa. Salgono a 130 i tratti cronometrati in programma; immutati i coefficienti

M_IMGL0436

Nella prestigiosa cornice del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra è stata presentata alla stampa la Mille Miglia del 90° anniversario, in un’affollatissima conferenza stampa nel Centro Congressi Palexpo.
Alla conferenza hanno illustrato l’evento Piergiorgio Vittorini, Presidente dell’Automobile Club di Brescia, Aldo Bonomi, Presidente di 1000 Miglia s.r.l., e il Vicepresidente Franco Gussalli Beretta. Sono intervenuti inoltre Angelo Sticchi Damiani Presidente nazionale dell’Automobile Club e Karl-Friedrich Scheufele Presidente della maison Chopard, main sponsor della manifestazione.
La partenza è fissata da Brescia per giovedì 18 maggio con i passaggi sul Garda a Desenzano e Sirmione poi il Parco Giardino Sigurtà, Verona, Vicenza, Asolo e arrivo a Padova.
Nella seconda tappa di venerdì 19 maggio dal Veneto le auto dopo Ferrara, Ravenna e San Marino scenderanno per entrare in Umbria a Gubbio, Perugia e Terni e arrivare a Roma, dove avverrà la consueta passerella notturna nell’Urbe.
Sabato 20 maggio la terza frazione dalla Capitale, la risalita al nord con l’attraversamento della Toscana e il superamento degli Appennini, Modena, Reggio e l’arrivo di tappa a Parma.
Domenica 21 maggio gran finale della quarta ed ultima tappa, dove le auto lasciata la città parmigiana transiteranno da Busseto, borgo natale di Verdi, toccheranno Cremona e poi via verso il territorio mantovano con l’attraversamento del centro di Canneto sull’Oglio dove è posta l’ultima prova spettacolo. Successivamente passaggio nel centro storico di Mantova da dove le vetture proseguiranno per Guidizzolo, Montichiari e Ghedi per poi arrivare sotto la bandiera a scacchi a Brescia.
A Ginevra sono stati svelati anche i nomi dei 440 equipaggi scelti (su 700 domande pervenute) a gareggiare nella corsa del 2017. Le auto, costruite tra gli anni ’20 e il 1957, saranno precedute dal Ferrari Tribute to Mille Miglia e dal Mercedes-Benz Mille Miglia Challenge, vetture dei due grandi marchi immatricolate dopo il 1958.
La grande novità di questa edizione celebrativa è l’introduzione per la prima volta delle “prove spettacolo”. Sono sei le città prescelte le cui storiche piazze saranno teatro di altrettante prove speciali, e sono: Verona, Castelfranco Veneto, Ferrara, Pistoia, Busseto (PR) e Canneto sull’Oglio (MN). L’ultima prova cronometrata poi sarà sulla pista dei Tornado del 6° Stormo dell’Aeroporto Militare di Ghedi (BS).
Dal punto di vista sportivo le principali novità dell’edizione 2017 vedono un sostanzioso aumento nel numero di prove cronometrate, che salgono a 112 più 18 rilevamenti in 7 prove a media imposta. La classifica finale, dopo l’applicazione dei coefficienti (che restano invariati dopo le modifiche dello scorso anno) sarà quindi costituita da un totale di 130 tratti a cronometrati.

http://www.automobilismodepoca.it

Parma presenta la Mille Miglia 2017 a Berlino

“L’assessore Casa: “Quest’anno la Mille Miglia festeggia i 90 anni e Parma si appresta ad accoglierla, sabato 20 maggio, come tappa per il terzo anno consecutivo. Sarà una grande festa”


„Parma Città Creativa per la Gastronomia UNESCO si è presentata a Berlino e lo ha fatto, ieri pomeriggio 9 marzo, nella prestigiosa sede dell’Ambasciata d’Italia in Germania, edificio in stile neo rinascimentale progettato dall’architetto tedesco Friedrich Hetzelt nel 1938. L’Ambasciata d’Italia è un palazzo imponente con ampie sale, arazzi, rivestimenti in travertino romano: una cornice unica per promuovere la capitale della Food Valley Italiana nel Paese economicamente più avanzato d’Europa. Parma ha sfoggiato la propria eleganza, le proprie caratteristiche e lo ha fatto partendo dal progetto legato ai 2.200 anni della fondazione della città da parte dei romani e presentando quelle che sono le sue eccellenze non solo storico-culturali, ma anche di richiamo turistico di primo ordine, come la Mille Miglia che quest’anno, per la terza volta consecutiva, farà tappa a Parma e festeggerà i suoi 90 anni di storia. Parma, città del gusto, ma anche realtà produttiva, ricca di storia, di tradizioni e di cultura. L’iniziativa rientra in una settimana intensa per la promozione del turismo e di Parma in Germania in occasione della Fiera Internazionale del Turismo – ITB – che si tiene dall’8 al 12 Marzo a Berlino. Il sindaco, Federico Pizzarotti, l’assessore al turismo, Cristiano Casa, ospiti dell’ambasciatore italiano in Germania, Pietro Benassi, assieme all’ Amministratore Delegato di 1000 Miglia Srl, Alberto Piantoni, e Giuseppe Cherubini, Vicepresidente del Comitato Operativo Mille Miglia 2017, hanno presentato Parma davanti ad un folto parterre di invitati tra cui diversi operatori turistici, esponenti del mondo culturale, giornalisti e rappresentanti di diverse istituzioni e del mondo economico della capitale tedesca.

L’ambasciatore, Pietro Benassi, ha accolto gli ospiti parmigiani sottolineando l’attrattività della città di Parma conosciuta nel mondo per la musica, l’arte ed il buon cibo.

“Siamo qui per parlare di Parma che compie quest’anno 2.200 anni dalla sua fondazione da parte dei romani – ha spiegato il sindaco Federico Pizzarotti – per questo è stato ideato un logo da Franco Maria Ricci, che riprende il “Brand Parma”. Parma è una città in cammino, un cammino costellato da importanti riconoscimenti e risultati. Per noi il 2017 vuole essere un punto di partenza e di rilancio della città in Italia e nel mondo”. “Per Parma la Mille Miglia è molto importante – ha spiegato l’assessore al turismo Cristiano Casa – in quanto si tratta di uno degli esempi più belli e rappresentativi del Made in Italy. Quest’anno la Mille Miglia festeggia i 90 anni e Parma si appresta ad accoglierla, sabato 20 maggio, come tappa per il terzo anno consecutivo. Sarà una grande festa, un’occasione speciale per promuovere la nostra città sotto tutti i punti di vista”.

“La magica combinazione che miscela il fascino delle automobili d’epoca con la bellezza dei luoghi e l’entusiasmo popolare genera uno spettacolo inimitabile su un palcoscenico che non ha uguali al mondo. – ha sottolineato Alberto Piantoni, Amministratore Delegato di 1000 Miglia Srl – Oltre alla folla assiepata ai bordi delle strade italiane, la platea degli spettatori entusiasti è ormai senza confini. Ad alimentarla all’infinito è la rivoluzione dei nuovi mezzi di comunicazione digitale, che trasportano in ogni continente le immagini, offrendole in tempo reale a chiunque si lasci tentare dal fascino delle vetture e dall’imprevedibilità del tracciato attraverso l’Italia. E l’ammirazione si trasforma, quasi inevitabilmente, in desiderio di viaggio nel Belpaese”.

Giuseppe Cherubini, Vicepresidente del Comitato Operativo Mille Miglia 2017, nel presentare il tracciato del 2017 ha commentato: “Nel loro viaggio da Brescia a Padova, a Roma, a Parma e, infine, nuovamente a Brescia, i concorrenti vedranno sfilare davanti ai loro occhi uno scenario d’arte e storia quale sanno offrire solo le piazze di alcune tra le più belle città italiane. La Mille Miglia 2017 saprà offrire un mix esclusivo in una lunga cavalcata mozzafiato: da una parte valorizzando i nuclei antichi dell’Italia più vera, segnata dalla storia; dall’altra angoli di incomparabile suggestione, attraversando parchi naturali e luoghi incontaminati”. A conclusione della conferenza stampa è seguita la degustazione a cura di KM90 Risto Bottega Emiliana con la presentazione delle eccellenze dell’enograstronomia e dei prodotti tipici di Parma, il cuore della Food Valley.“

„Redazione ParmaToday“

http://www.parmatoday.it/cronaca/parma-berlino-mille-miglia-2017.html