Allard

La Allard è stata una casa automobilistica inglese, creata da Sidney Allard, che produsse autovetture per un trentennio, dal 1936 al 1966, nei primi dieci anni in maniera artigianale e nei successivi venti a livello industriale. Le auto prodotte erano generalmente piccole e leggere con grossi motori V8 di origine statunitense, che permettevano quindi un favorevole rapporto peso / potenza. Le prime auto prodotte parteciparono subito a delle competizioni, qualcosa di simile ai rally, chiamate Trial, che si correvano su percorsi molto accidentati , dove le Allard, costruite con un telaio e motore Ford, ma con un aspetto simile alle Bugatti, riuscivano a ben figurare. Nel periodo fra il 1936 ed il 1946 vennero prodotti, su ordinazione, 11 esemplari, sempre con motori di origine Ford, sia V8 che V12, montato sulla Lincoln Zephyr. Con la fine della guerra la dimensione della Allard passò a livello industriale, con la produzione di tre modelli distinti; la “J”, adatta alle competizioni sportive, la “K”, per la guida su strada e la “L” a quattro posti, per le famiglie, tutte con base meccanica Ford. A seguire vennero anche presentate delle berline più grandi classificate con le lettere “M” ed “N”. Allard capì ben presto che gli Stati Uniti potevano presentare un grande sbocco per le sue autovetture e così produsse il modello “J2”, con sospensioni anteriori indipendenti, e con la possibilità di scegliere varie tipologie di motori fra i quali i Ford V8, ma anche i più potenti e performanti Cadillac V8, che venivano direttamente installati sulle vetture spedite nude dall’Inghilterra. Le Allard, dopo gli esordi nei Trial, vennero utilizzate con successo sia in Europa, dove si classificò terza alla 24 Ore di Le Mans del 1950 e nel Rally di Monte Carlo dove lo stesso Allard si aggiudicò la vittoria nel 1952, che negli Stati Uniti. L’attività della casa automobilistica cessò con la morte del fondatore e con la prima crisi del mercato interno nel 1966.

Allard J2

Sidney Allard in coppia con Tom Lush partecipò alla Mille Miglia del 1951 con la “J2” reduce dal ritiro al Giro di Sicilia, dove esplose il motore Ardun. La vettura venne riportata a Londra su un rimorchio dove venne montato il motore tipo 331 Cadillac da 4.400 cc. Finito il rimontaggio l’auto ripartì, con Allard alla guida, alla volta di Brescia dove arrivò giusto in tempo per la gara. L’autovettura era realizzata con un telaio a longheroni da 100 pollici (2,54 metri) di passo, con sospensioni indipendenti all’anteriore e ponte De Dion al posteriore con molle elicoidali e freni a tamburo in alluminio; particolare degno di nota era che la carreggiata anteriore misurava 56 pollici (circa 1,4 metri) e la posteriore 52 pollici (circa 1,3 metri). Il motore a 8 cilindri da 4.400 cc erogava 160 CV a 3.800 giri/min. e poteva contare su un serbatoio di carburante maggiorato a 40 galloni (circa 180 litri). Il peso a vuoto era di 1.700 libbre (circa 770 kg). Purtroppo la partecipazione non ebbe fortuna visto che Allard, per un errata valutazione di una curva, prese una pietra che causò la rottura dell’assale anteriore. Nonostante una riparazione di fortuna, che permetteva al pilota di girare lo sterzo con un movimento in verticale rispetto al canonico rotatorio, non

Mille Miglia del 1951:

n° 435 Allard / Lush, Allard J2 Cadillac 4.400 cc, Scuderia Allard, categoria Vetture Veloci chiuse o trasformabili (GT), cilindrata oltre a 2.000 cc, non classificati.

Allard J2 a Londra dopo il Giro di Sicilia

Allard J2 a Londra dopo il Giro di Sicilia

Allard J2 alla Mille Miglia 1951 dopo l'incidente

Allard J2 alla Mille Miglia 1951 dopo l’incidente

Allard J2

Allard J2

Allard J2

Allard J2

Allard J2

Allard J2