Mille Miglia Green, il riepilogo: terza la Mercedes di Gazzetta

La nostra inviata Savina Confaloni alla guida di una Mercedes Eqc sul podio della gara di regolarità. Grande soddisfazione per la prima edizione dedicata ad auto ibride ed elettriche

Savina Confaloni

Una sfilata di vetture elettriche e ibride così, tutte insieme, non si era mai vista. Ed è questo sicuramente il grande merito della prima edizione della 1000 Miglia Green: l’aver portato su strada e nei centri storici tra Brescia e Milano il meglio della produzione automobilistica in materia di elettrificazione. Dalle Mercedes EQC alle Tesla Model S e Roadster, Nissan Leaf, Volkswagen Up, Hyundai Kona EV, Mini Cooper S E Countryman All 4, e Renault Zoe per le elettriche; dalle Hyunday Ioniq Phev e Lexus UX, alle BMW i8 Roadster e Panamera 4 E Hybrid per le ibride. E poi una Toyota Mirai ad idrogeno, due Polestar 1 al debutto in Italia, e due Volkswagen e-Beetle, maggiolini degli anni ’70 convertiti dalla società specializzata eClassics di Stoccarda con propulsione elettrica, cambio “a 1 velocità” e batterie derivate direttamente dalla VW e-up! già in commercio.

Chiusa la prima edizione della Mille Miglia Green: le immagini della tregiorni

DALLA GERMANIA PER LA MILLE MIGLIA GREEN—

Il premio per il terzo posto di Savina Confaloni

“Un modo per godersi queste auto attraversando zone chiuse al traffico senza inquinare”, spiega Karsten Mausalf arrivato dalla Germania a zero emissioni al volante del Beetle del 1976 in versione elettrica. Il pubblico che ha assistito al passaggio della 1000 Miglia Green ha visto in anteprima il prototipo della Helectric Performance Hybrid GT di Polestar ancora in fase di definizione: design e performance da 600 cavalli che la casa svedese porterà presto sui mercati europei. Prove al centesimo di secondo per i quaranta equipaggi di questa Freccia Rossa in versione “verde”, impegnati coi cronometri lungo un percorso di 240 chilometri con gran finale sulla pista del centro di Guida Sicura dell’ACI di Lainate. Nessuna ansia da autonomia nel corso delle tre tappe grazie alle ricariche delle eco-vetture in gara seguite da Enel X, Energy Partner della 1000Miglia Green attraverso la JuicePole, una stazione da 22 kilowatt realizzata per uso cittadino, in grado di ricaricare 2 veicoli in contemporanea e di A2A. La multiutility italiana Technical Partner della corsa ha messo a disposizione il proprio Hub di ricarica notturna a Milano, che le vetture hanno raggiunto al termine della seconda tappa dopo l’arrivo al Green Village in piazza Gae Aulenti.

LA GAZZETTA È TERZA— “La nostra 1000 Miglia Green vuole lanciare un messaggio di innovazione e crescita per nuove tecnologie e infrastrutture così come la Miglia Miglia ha fatto nel 1927”, spiega Franco Gussalli Beretta, presidente di 1000 Miglia srl. “E tutto è all’insegna della sostenibilità e del rispetto dell’ambiente – ricorda l’amministratore delegato Alberto Piantoni – dai pass, alla segnaletica in legno, ai bolli adesivi in plastica riciclata, e a tutti i materiali di gara con materiali a basso impatto ambientale”. A vincere la prima edizione di questa 1000 Miglia Green è una Tesla Model 3 Performance dell’equipaggio torinese Aghem-Conti (e ricordiamo che Gianmaria Aghem è uno dei più grandi campioni della regolarità internazionale) seguiti dalla Renault ZOE del team De Angelis-Del Gaudio e dalla Mercedes Benz Eqc di Confaloni-Meneghini, equipaggio ufficiale della Redazione Motori di Gazzetta dello Sport.

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